martedì 2 novembre 2010

Quest'anno a Lucca...

... è stata quasi una toccata e fuga. Fuga per la pioggia che rendeva i capannoni degli stand più affollati del solito. Toccata perchè in realtà questo è stato: due mezze giornate scarse. Forse mi ero fatto altre (e troppe) aspettative...
Poi in realtà il vero motivo per cui ci vado ogni anno è quello di incontrare amici e persone che vedo di rado e scambiare quattro chiacchiere davanti a una birra. Così è stato (alcuni senza birra) con Massimo Semerano, Luana Vergari, Claudio Calia, Luca Vanzella, Luca Genovese, Lorenzo Sartori, Salvo D'Agostino, Alex Tirana, Simone Lucciola, Rocco Lombardi e Giulia Sagramola con Cristina Spanò (a cui faccio i complimenti per la loro riuscitissima prima uscita con Teiera). Nonchè con il mio carissimo socio (che anche lui vedo di rado) Francesco Barilli.
Poi mi ha fatto davvero piacere fare quattro chiacchiere con Andrea Vivaldo allo stand di BeccoGiallo. Ogni tanto la vicinanza geografica non basta a far sì che le persone si incontrino più facilmente. Così con Andrea ci siamo riproposti di farlo.
Ora faccio una cosa molto nerd e vado ad elencare i libri che ho preso:

1) Cerebus di Dave Sim (Black Velvet)



















Ho voglia di leggere un fumetto con un mucchio di pagine. Tutti ne parlano bene. e aspettative sono alte.

2) Il brigante Grossi e la sua miserabile banda di Michele Petrucci (Tunuè)

L'ho letto e mi ha davvero colpito molto. Forse per il suo spirito di ricerca (che mi ha riportato alla memoria due vecchi libri di Hobsbawm letti anni fa: I ribelli. Forme primitive di rivolta sociale e I banditi. Il banditismo sociale nell'età moderna), forse per quella sua "attitudine" tutta local, con la quale Petrucci affronta partendo dalla "sua terra" una questione geograficamente e storicamente molto più grande. E poi è colorato in maniera originalissima e coraggiosa.

3) LO-FI di Simone Lucciola (GRRRzetic)


E' bella questa cosa di raccogliere tutto quello di Sim che ha a che fare con la musica. A partire dalla sua esperienza con i Gioventù Bruciata, per arrivare alle locandine fatte per i concerti della scena punk formiana. E' una mega-fanzine anarco-punk di 100 pagine. Mi piace.

4) Grotesque (cofanetto) di Sergio Ponchione (Coconino)



Non l'ho mai letto e questa bellissima confezione a cofanetto con bonus extra mi sembrava un buon inizio.

5) Moby Prince di Andrea Vivaldo (BeccoGiallo)


Dopo avere disegnato Piazza Fontana rimango davvero sempre molto curioso su come si possano affrontare argomenti simili. Ne ho parlato a Lucca con Andrea e ci siamo confrontati su alcuni aspetti tecnici. Andrea ha tirato fuori un fumetto di 150 pagine che già a sfogliarlo dà l'idea di non essere una lettura di mezz'ora. Flo ha iniziato a leggelo nel viaggio di ritorno e, mentre io guidavo sotto il diluvio universale, mi aggiornava su quello che succedeva nel libro. Siamo andati avanti un bel po' a botte di domande risposte. Mi ha incuriosito (a primo acchito nella scansione delle vignette). E poi, gliel'ho detto ad Andrea. Ha una gran bella copertina d'impatto.

 6) Summer Blonde di Adrian Tomine (Coconino)

Lo so. E' uscito una vita fa. Ma ultimamente ho ripreso in mano Sonnambulo e penso sia un caposaldo della short-story (mi è piaciuto molto più di Una lieve imperfezione, che non ho trovato riuscitissimo). Voglio leggerlo.

7) Gino l'accendino contro tutti di Alex Tirana


Non sono riuscito ad andare a mangiare una pasta aglio e olio a casa sua. E neanche a dargli un passaggio a casa. Di lui mi è rimasto Gino contro tutti. E non è poco!

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