sabato 27 novembre 2010

(Torino Film Festival) Il Popolo che manca

Domani, 28 novembre 2010, in concorso all'interno della sezione Italiana DOC del TorinoFilmFestival c'è l'anteprima di un lavoro a cui tengo molto. Intanto perchè è un film che ho quasi visto nascere (e la sua presentazione al pubblico avviene dopo quasi 5 anni dall'idea che lo ha partorito). Poi perchè affronta una tematica non originale nella maniera più originale possibile. E infine perchè mi piace tutto quello che fanno Andrea e Diego.
Senza condizioni
Qui sotto la presentazione del Film:

Il popolo che manca è un film sull’assenza fisica e spirituale della civiltà contadina. Mostra la cesura delle nostre radici, di conseguenza è anche la nostra assenza contemporanea, noi stessi siamo “popolo che manca”. Le testimonianze raccolte tra i contadini della provincia di Cuneo da Nuto Revelli negli anni 70’ del secolo passato, raccontano un mondo al confine. Uomini e donne che hanno lasciato la campagna per contribuire all’industrializzazione del nostro paese. Una memoria inconscia, lasciata latitare, cancellata per vergogna, per volontà legittima di progresso.
Persone che hanno attraversato due guerre mondiali e il boom economico, nate in un mondo contadino trasformatosi rapidamente in società industrializzata del consumo di massa.
Ora, ai discendenti di quegli stessi testimoni, mancano le prospettive. La catena dello sviluppo industriale si è inceppata, la memoria della civiltà contadina è stata rimossa.
Eppure anche i testimoni di oggi si può dire che riflettano una civiltà di confine. A distanza di mezzo secolo vivono l’insostenibilità di uno sviluppo senza limiti e cercano altre vie possibili che riescano a superare l’utilitarismo fine a se stesso di una società bulimica, senza futuro e senza passato, sospesa.
Per questo l’intreccio di vecchie e nuove testimonianze e la stratificazione temporale dei luoghi, ambiscono a tracciare una visione olistica e futuribile del contesto geografico e sociale. Il loro messaggio assume, dunque, un valore metonimico, evoca le trasformazioni globali attese dalla nostra epoca.
Le voci registrate da Revelli parlano una lingua che restituisce un nuovo respiro e può dare risposte inaspettate ai discendenti. I paesaggi sono il volto trasfigurato di quelle testimonianze, i
resti, i silenzi, le distanze svuotate. Da qui ripartiamo per contribuire a dare una nuova identità al popolo che manca, oggi, domani.

Andrea Fenoglio e Diego Mometti

proiezioni al 28° TFF

Cinema Greenwich Village – Sala 1, 28 Novembre, ore 14:30
Cinema Nazionale – Sala 1, 29 Novembre, ore 10:30
Cinema Greenwich Village – Sala 1, 03 Dicembre, ore 14:30

CGIL


Oggi sarei dovuto essere a Roma con i miei compagni di lavoro alla manifestazione nazionale della CGIL contro il Governo. Avevo già preparato lo zaino. Da quanto so sul pullman il rapporto tra bottiglie di vino e partecipanti era di 2 a 1.
Poi ieri sera mi è arrivata la febbre e non sono partito. Stanotte ho addirittura sognato che Sergio Bonelli mi telefonava per chiedermi di disegnare un numero di Nathan Never. Ma non un numero qualsiasi. Quello del prossimo mese.
Sì.
Avevo la febbre.

giovedì 25 novembre 2010

Appello sull'apertura degli archivi di Stato


Mi sembra d'obbligo segnalare questo appello che da oggi è possibile firmare e sottoscrivere.
Dopo la sentenza di primo grado con assoluzione per tutti gli imputati al Processo per la strage di Piazza della Loggia a Brescia, c'è il rischio fortissimo che in futuro, almeno per via giudiziaria, non ci siano altre occasioni per stabilire una verità sugli anni neri della Repubblica.
L'appello chiede la possibilità concreta di un reale accesso alle carte secretate.
Qui sotto il testo integrale:

Aprite gli archivi di stato, verità sulle stragi

Al Presidente della Repubblica, al Presidente del consiglio e ministri interessati, ai Presidenti di Copasir e delle Commissioni parlamentari d’inchiesta.

Un’intera stagione, quella dello stragismo che ha macchiato di sangue l’Italia, rischia di essere archiviata a seguito della recente sentenza sulla strage di Piazza della Loggia, Brescia, che ha assolto per insufficienza di prove tutti gli imputati. Un’assoluzione sulla quale ha pesato non il ricorso a segreti di Stato, bensì silenzi e reticenze di comodo, anche da parte di uomini appartenenti alle istituzioni.

Per garantire un cammino trasparente alla giustizia, anche in relazione al resto delle inchieste tuttora in corso per altri fatti di criminalità organizzata, e rendere possibile la ricerca storica su quegli anni, avvertiamo sempre di più una triplice esigenza:

chiediamo che siano aperti tutti gli archivi con una gestione che ne faciliti l’accesso a tutti i soggetti interessati, senza preclusione alcuna;

chiediamo che vengano fatte decadere tutte le classificazioni di segretezza su tutti i documenti relativi all’evento - compreso i nominativi ivi contenuti - in possesso in particolare dei servizi segreti, della polizia, dei carabinieri e della guardia di finanza, che i documenti vengano catalogati e resi pubblici senza distinguere tra documenti d’archivio e d’archivio corrente;

chiediamo che in tal senso sia data piena attuazione alla legge del 3 agosto 2007, n.124 che regola il segreto di Stato la quale prescrive che, passati al massimo trent’anni dalla data in cui è stato apposto il segreto sull’evento e sui relativi documenti o dalla data in cui sia stato opposto al magistrato che indagava, tutti i documenti che si riferiscono all’evento siano resi pubblici e consultabili. Non è più accettabile che a tutt’oggi manchino gli specifici decreti attuativi. In tal senso il Freedom of Information Act statunitense ci pare un modello a cui è possibile ispirarsi

L’ipotesi, avanzata dalla commissione Granata nel Copasir, di reiterare il segreto di stato dopo trent’anni è inaccettabile.

Chiediamo alle nostre istituzioni di attivarsi il più decisamente possibile affinché gli Stati che sono oggetto di richieste di rogatorie internazionali collaborino fattivamente e rapidamente.

Occorre garantire alla verità e alla giustizia il giusto corso, non dobbiamo consegnare le generazioni che si sono succedute da allora ad oggi alla rassegnazione e all’avvilimento.

Auspichiamo una volontà politica reale volta all’accertamento di tutti i fatti criminali che hanno sconvolto la storia d’Italia.

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Qui il link per sottoscrivere l'appello.

mercoledì 24 novembre 2010

BeccoGiallo Book Party 25/11/2010

Per tutte le info andate qui, sul blog di Andrea!

lunedì 8 novembre 2010

Inaugurazione Belleville Comics Sabato 13 Novembre!

Sabato pomeriggio sarò a Torino a festeggiare l'inaugurazione della fumetteria di Lucia e Alessio.
Ci sarà anche uno spazio dediche per Piazza Fontana.
Tutti presenti, mi raccomando!

giovedì 4 novembre 2010

Calendario MEMORIA RESISTENTE 2011


Segnalo qui l'imminente uscita di un calendario a cui ho partecipato in veste di illustratore.
E' un calendario un po' speciale. Non troverete tette e culi, nè divi, nè divine.
Troverete invece una lunga lista di nomi e fatti legati alla storia del nostro paese. E vi stupirete della lunghezza di questa lista, ma anche degli episodi amari e incresciosi che vi sono raccontati. Vi meraviglierete (anche i più consapevoli e preparati) delle decine di fatti che la memoria collettiva ha coscienziosamente rimosso.
Il calendario, come ben spiegato qua sotto, è un'iniziativa fortemente voluta da Heidi Giuliani e Francesco Barilli, tramite il Comitato Piazza Carlo Giuliani e Reti-invisibili. Giorno dopo giorno, mese dopo mese, le date della nostra storia più recente sono costellate da un denso elenco di fatti di sangue. Per ogni mese un disegnatore si è preso carico di raccontarne uno.
Io ho illustrato il mese di Maggio con il disegno che vedete su in alto (è Ivan Della Mea che canta una strofa di Ringhera, una canzone sulla strage di Brescia del 28 maggio 1974).

Il calendario ha due finalità:
- Ricordarsi ogni giorno di che pasta è fatto il paese in cui viviamo.
- Sostenere il Comitato Piazza Carlo Giuliani.
Mi sembrano due ottimi motivi (anche dato il prezzo politico) per portarselo a casa.

Questo l'elenco completo dei disegnatori:

Gennaio: Christian Mirra
Febbraio: Lorenzo Ragno Celli
Marzo: Maurizio Ribichini
Aprile: Claudio Stassi
Maggio: Matteo Fenoglio
Giugno: Gianluca Romano
Luglio: Manuel De Carli
Agosto: Sylvie Bello
Settembre: Alessio Spataro
Ottobre: Toni Bruno
Novembre: Marco Paci
Dicembre: Cristina Spanò

E questa invece la copertina del calendario (sotto tutte le info e i dati necessari per acquistarlo).


Da Portella della Ginestra a Stefano Cucchi: un lungo elenco di nomi e luoghi segna, con la sua drammatica scia di sangue, la storia dell’Italia repubblicana. Con il calendario Memoria Resistente 2011 il Comitato Piazza Carlo Giuliani e Reti-invisibili propongono quell’elenco in un calendario, ricorrendo ad una forma artistica solo apparentemente “minore”, ma che si è già rivelata in molte occasioni efficace e di grande valore suggestivo ed evocativo: il fumetto. In Memoria Resistente 2011 troverete vittime delle stragi, dello squadrismo neofascista, di una gestione dell’ordine pubblico finalizzata alla repressione del dissenso, delle carceri e molti altri… in una lista lunga, purtroppo persino più lunga di quanto troverete nelle sue pagine, dove i testi sono una sintesi estrema, quasi brutale, di fatti molto più complessi.
Il calendario Memoria Resistente 2011 è in distribuzione on line. Chi fosse interessato è pregato di scrivere a
piazzacarlogiuliani@tiscali.it oppure a info@reti-invisibili.net. Il costo è pari a 8 euro più le spese di spedizione.
Spese di spedizione gratis per domande superiori a 5 copie.
Per il pagamento:
 Agenzia UNIPOL Banca - via De Marini 15, 16149 Genova
C/C 2007

ABI 03127
CAB 01403
IBAN IT53W0312701403000000002007
Il ricavato del Calendario, dedotte le spese, andrà al Comitato Piazza Carlo Giuliani e sarà utilizzato per iniziativedi solidarietà e memoria.

martedì 2 novembre 2010

Quest'anno a Lucca...

... è stata quasi una toccata e fuga. Fuga per la pioggia che rendeva i capannoni degli stand più affollati del solito. Toccata perchè in realtà questo è stato: due mezze giornate scarse. Forse mi ero fatto altre (e troppe) aspettative...
Poi in realtà il vero motivo per cui ci vado ogni anno è quello di incontrare amici e persone che vedo di rado e scambiare quattro chiacchiere davanti a una birra. Così è stato (alcuni senza birra) con Massimo Semerano, Luana Vergari, Claudio Calia, Luca Vanzella, Luca Genovese, Lorenzo Sartori, Salvo D'Agostino, Alex Tirana, Simone Lucciola, Rocco Lombardi e Giulia Sagramola con Cristina Spanò (a cui faccio i complimenti per la loro riuscitissima prima uscita con Teiera). Nonchè con il mio carissimo socio (che anche lui vedo di rado) Francesco Barilli.
Poi mi ha fatto davvero piacere fare quattro chiacchiere con Andrea Vivaldo allo stand di BeccoGiallo. Ogni tanto la vicinanza geografica non basta a far sì che le persone si incontrino più facilmente. Così con Andrea ci siamo riproposti di farlo.
Ora faccio una cosa molto nerd e vado ad elencare i libri che ho preso:

1) Cerebus di Dave Sim (Black Velvet)



















Ho voglia di leggere un fumetto con un mucchio di pagine. Tutti ne parlano bene. e aspettative sono alte.

2) Il brigante Grossi e la sua miserabile banda di Michele Petrucci (Tunuè)

L'ho letto e mi ha davvero colpito molto. Forse per il suo spirito di ricerca (che mi ha riportato alla memoria due vecchi libri di Hobsbawm letti anni fa: I ribelli. Forme primitive di rivolta sociale e I banditi. Il banditismo sociale nell'età moderna), forse per quella sua "attitudine" tutta local, con la quale Petrucci affronta partendo dalla "sua terra" una questione geograficamente e storicamente molto più grande. E poi è colorato in maniera originalissima e coraggiosa.

3) LO-FI di Simone Lucciola (GRRRzetic)


E' bella questa cosa di raccogliere tutto quello di Sim che ha a che fare con la musica. A partire dalla sua esperienza con i Gioventù Bruciata, per arrivare alle locandine fatte per i concerti della scena punk formiana. E' una mega-fanzine anarco-punk di 100 pagine. Mi piace.

4) Grotesque (cofanetto) di Sergio Ponchione (Coconino)



Non l'ho mai letto e questa bellissima confezione a cofanetto con bonus extra mi sembrava un buon inizio.

5) Moby Prince di Andrea Vivaldo (BeccoGiallo)


Dopo avere disegnato Piazza Fontana rimango davvero sempre molto curioso su come si possano affrontare argomenti simili. Ne ho parlato a Lucca con Andrea e ci siamo confrontati su alcuni aspetti tecnici. Andrea ha tirato fuori un fumetto di 150 pagine che già a sfogliarlo dà l'idea di non essere una lettura di mezz'ora. Flo ha iniziato a leggelo nel viaggio di ritorno e, mentre io guidavo sotto il diluvio universale, mi aggiornava su quello che succedeva nel libro. Siamo andati avanti un bel po' a botte di domande risposte. Mi ha incuriosito (a primo acchito nella scansione delle vignette). E poi, gliel'ho detto ad Andrea. Ha una gran bella copertina d'impatto.

 6) Summer Blonde di Adrian Tomine (Coconino)

Lo so. E' uscito una vita fa. Ma ultimamente ho ripreso in mano Sonnambulo e penso sia un caposaldo della short-story (mi è piaciuto molto più di Una lieve imperfezione, che non ho trovato riuscitissimo). Voglio leggerlo.

7) Gino l'accendino contro tutti di Alex Tirana


Non sono riuscito ad andare a mangiare una pasta aglio e olio a casa sua. E neanche a dargli un passaggio a casa. Di lui mi è rimasto Gino contro tutti. E non è poco!

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